ISCRIZIONI AL PINK CADILLAC BRUCE SPRINGSTEEN FAN CLUB 2024

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Il Pink Cadillac Bruce Springsteen Fan Club è attualmente uno dei gruppi più popolari e numerosi in Europa. Vogliamo dare ancora molto alla nostra comunità springsteeniana, ma per farlo abbiamo bisogno che i nostri amici e i nostri followers rinnovino il loro impegno e la loro fiducia in noi. Tesserarsi al Pink Cadillac significa partecipare alla vita della nostra associazione e del nostro fan club, alle nostre attività musicali, sociali e culturali e condividere le emozioni legate a Bruce Springsteen e alla sua musica. La nostra attività – attraverso il sito, l’informazione e il lavoro quotidiano di aggiornamento – speriamo vi sia stata utile e di compagnia giorno dopo giorno. Supportarci nell’anno del tour significa tornare a condividere anche fisicamente divertimento ed emozioni, aiutarci a sostenere il sito e il lavoro assiduo che svolgiamo. Last but not least significa contribuire a tenere vivo il PIT – primo centro di musica e cultura in Europa interamente dedicato a Bruce Springsteen – con le iniziative che abbiamo in programma e con tanta musica live.

La tessera dà diritto a far parte della vita associativa, a essere iscritto alla chat e alla mailing list del fan club e a ricevere i gadgets che quest’anno consistono in: Leggi tutto “ISCRIZIONI AL PINK CADILLAC BRUCE SPRINGSTEEN FAN CLUB 2024”

FREEZE-OUT: le amare riflessioni di Backstreets.com

Sulla questione dei prezzi dei biglietti e sul malato sistema adottato da Ticketmaster si stanno confrontando tutto il popolo di fan e i principali siti springsteeniani. Vogliamo riportare a tal proposito la traduzione dell’articolo pubblicato da Backstreets.com che ci sembra interessante condividere su queste pagine. Molti interrogativi e nessuna risposta ancora.  Tuttavia… in Bruce we still trust, e restiamo in fiduciosa attesa.

FREEZE-OUT
Lord won’t you tell us, tell us what does it mean?

Sono le quattro del mattino e piove. Ci sentiamo vecchi ascoltando le grida dei fan che si sono sentiti traditi dalla vendita dei biglietti della scorsa settimana e ricordando come le cose fossero diverse dieci anni fa. Poiché conosciamo il nostro pubblico, i fan e ci consideriamo dei loro, non è necessario ricapitolare ora ciò che è accaduto mercoledì, quando le prevendite di Ticketmaster negli Stati Uniti per il Tour 2023 hanno lasciato molti fan di Bruce Springsteen in uno stato di scioccata incredulità. […] Chiamiamolo come vogliamo: prezzi di mercato, prezzi dinamici, prezzi in aumento, prezzi Platinum. Basta non chiamarlo The New Normal. Per favore.

Dal nostro punto di vista, questo cosiddetto modello premium, basato su algoritmi, viola un contratto implicito tra Bruce Springsteen e i suoi fan, in cui il fattore “pubblico” dell’equazione sembrava davvero importante, anzi era fondamentale. […] La scorsa settimana, troppi fan di Springsteen sono stati gettati in pasto ai lupi, scalzati via in un modo che appare tanto insondabile quanto evitabile. L’artista ha sempre affermato di comprendere il ruolo essenziale del suo pubblico. Come siamo finiti, allora, di fronte a prezzi di biglietti, in troppi casi, che hanno superato la normalità, per poi discostarsi completamente dalla realtà per ordini di grandezza? Si potrebbe dare la colpa all’inflazione, al valore di mercato o a un numero qualsiasi di fattori; ma la risposta sarebbe che non può trattarsi di “forze di mercato” quando l’offerta è intenzionalmente offuscata, quindi manipolata dalla piattaforma di distribuzione. Ma dal nostro punto di vista, si riduce alla netta differenza tra dentro e fuori. Così, tanti fan che sono sempre andati agli spettacoli, che hanno sempre fatto parte di This Thing of Ours, ora non lo possono fare, non saranno dentro, saranno esclusi semplicemente perché non possono sostenere il prezzo per vedere il Boss. I biglietti per Bruce Springsteen sono sempre stati storicamente e notoriamente difficili da ottenere. Questa è la natura della bestia: tanti che vogliono assistere al potere e alla gloria del rock ‘n’ roll e relativamente pochi posti a disposizione. Ma il problema raramente era rappresentato dai soldi. Nel corso degli anni, ci sono stati sforzi continui e chiari fatti dallo staff di Springsteen per mantenere le cose eque e il più possibile incentrate sui fan, per sventare scalper, per assicurare ai frequentatori di concerti e al fan medio la migliore possibilità a un prezzo ragionevole, in un mondo in cui i bot corrono senza controllo e gli scalpers regolano il mercato. Per decenni, Springsteen ha mantenuto i prezzi dei suoi biglietti significativamente più bassi di quanto avrebbe imposto il mercato, il che sembrava in linea con il suo marchio, le sue filosofie dichiarate, la sua fede nella comunità e la sua chiara visione di cosa doveva essere un concerto, in cui per tre ore o giù di lì – e talvolta di più – lui e la band ci hanno dato un assaggio di un mondo migliore. La tenda sulla E Street è sempre stata grande, invitante e aperta, ma che ne è della domanda che [Bruce] ha iniziato a fare nel 2012… are we missing anybody? Dopo questa settimana, sembra che la risposta sia cambiata. Cosa dovevamo pensare quando una volta superata la coda mercoledì mattina abbiamo scoperto che i biglietti – prevendite, non rivendite – venivano venduti per migliaia di dollari? In passato, non importa quanto fosse difficile conquistarsi i biglietti, la persistenza dava i suoi frutti. Ora, a quanto pare, la persistenza non fa che aumentare i livelli dell’algoritmo. Sicuramente, molti di noi pensavano che questi prezzi di migliaia di dollari non fossero né voluti né previsti. Alcuni affermano che l’algoritmo sia andato fuori controllo: siamo sicuri che ci sia mai stato questo controllo? Non ci saremmo certo aspettati che Ticketmaster esitasse a far soldi, ma sicuramente, molti avrebbero sperato che Springsteen intervenisse a bloccarlo e chiedesse adeguamenti al sistema, se non una revisione, prima della vendita successiva. Ma venerdì si sono verificate le stesse cose, lasciando i fan ancora più increduli. Recentemente – per i biglietti europei del mese scorso – abbiamo visto Ticketmaster annullare una vendita quando le condizioni lo richiedevano e riprogrammare per il giorno successivo. Quindi, se questi prezzi non sono stati intenzionali, è difficile immaginare una buona ragione che non abbia impedito il ripetersi del problema per la seconda vendita, per non parlare di una terza. […] Variety riporta statistiche fornite da Ticketmaster con una serie di cifre che non tornano del tutto, anzi che anziché chiarire lasciano perplessi. Se non altro, i dati condivisi non dicono nulla a proposito dei  prezzi scandalosi dei biglietti che i fan hanno rifiutato con orrore, ma riportano solo cosa hanno venduto. Alla fine, questi numeri ci lasciano solo con più dubbi. Il più grande è: se non piove, perché ci stiamo bagnando? In un momento in cui avevamo bisogno di speranza e promesse – con il mondo in fiamme, dopo l’escalation di inganni, avidità, paura, isolamento, conflitti razziali, violenza, “fatti alternativi”, democrazia letteralmente minacciata e una pandemia globale in corso -, ci sentiamo ulteriormente disillusi, avviliti e scoraggiati. Ma gli ideali che la musica di Springsteen propone sono ancora vivi, vero? Sia nelle tracce che in concerto, ovunque risuonino quelle chitarre? Nel nostro spirito condiviso? Se non si può rispondere sì, anche se solo per poche ore ogni tanto, allora forse la magia è davvero solo un trucco. Springsteen è stato pagato con un riscatto da re, e non abbiamo mai commentato questo. Non la vendita di 500 milioni di dollari del lavoro della sua vita, che non ci ha turbato, non i prezzi di Broadway, non lo spot della Jeep. Crediamo nel valore della sua musica, del suo lavoro; altre transazioni e le arene in cui si svolgono non sono cose che ci riguardano. Quello che succede nelle reali arene fisiche, dove Springsteen e il suo pubblico si uniscono per creare qualcosa di più grande di tutti noi –  alla quale tutti devono poter accedere a un prezzo ragionevole – è qualcosa che vale la pena per cui combattere. Perché nel rock’n’roll, come ci hanno insegnato a credere, “uno più uno fa tre”. Lo fa ancora, vero?

Il live del mese: PARIS 2012/07/4 e 2102/07/5

 

Sono due i live ripubblicati dagli Springsteen Archives questo mese di luglio e corrispondono alle due serate del 4 e del 5 luglio al Bercy di Parigi di Bruce e la E Street Band, durante il leg europeo del Wrecking Ball tour del 2012. Leggi tutto “Il live del mese: PARIS 2012/07/4 e 2102/07/5”

Bruce Springsteen “Devils And Dust” tour – 06 Giugno 2005 – Roma – Palalottomatica

Accadde oggi!

Roma, Palalottomatica Ci sono vari modi per guardare un concerto. Soprattutto quando si tratta di un concerto atteso come quello di Bruce Springsteen.
C’è chi da fan accanito si aspetta una scaletta costruita (ogni volta) per l’occasione, con pezzi rari e versioni inedite. C’è chi è pronto a criticare sulla base di un giudizio più o meno professionale. E c’è chi, da semplice appassionato di musica, si aspetta “solo” buone emozioni.
Riuscire a mettere d’accordo tutti non è facile, soprattutto quando si sa che le attese del pubblico potrebbero rimanere comunque insoddisfatte da una performance “solo” acustica. Bruce Springsteen godrà poi anche del favore e delle preferenze di molti, ma sul palco nulla è scontato. Soprattutto per lui.  Leggi tutto “Bruce Springsteen “Devils And Dust” tour – 06 Giugno 2005 – Roma – Palalottomatica”

HUNGRY ART III EDIZIONE: ECCO I VINCITORI!

Artwork by Gianluca Tramontano

Si è conclusa la terza edizione dell’Hungry Art Contest, il concorso di pittura e disegno rivolto a tutti coloro che hanno voluto divertirsi con noi e Bruce Springsteen in modo creativo. Anche stavolta ci sono giunti tantissimi lavori da tutte le parti del mondo (Italia, Stati Uniti, Canada, Messico, Sud America, Australia, Nuova Zelanda, Indonesia, Giappone, Germania, Svezia, Francia, Austria, Olanda, Gran Bretagna…) il che ci riempie di felicità e si conferma per noi motivo di  grande soddisfazione! Leggi tutto “HUNGRY ART III EDIZIONE: ECCO I VINCITORI!”

ACCADDE OGGI! 3 maggio 1972: Springsteen registra le prime demo per la CBS

Lynn Goldsmith – Bruce Springsteen 1972

Il 2 maggio 1972, grazie alla caparbietà del suo manager di allora Mike Appel, Springsteen tenne la prima informale audizione nell’ufficio del talent scout della Columbia John Hammnod, famoso tra l’altro per aver scoperto anni prima Bob Dylan. Leggi tutto “ACCADDE OGGI! 3 maggio 1972: Springsteen registra le prime demo per la CBS”

2 maggio 1972: inizia la carriera di Bruce Springsteen

Nella primavera del 1972 Mike Appel, primo manager di Springsteen, decise di puntare in alto contattando Clive Davis, presidente della principale casa discografica di New York, la Columbia Records.

Leggi tutto “2 maggio 1972: inizia la carriera di Bruce Springsteen”

Bruce Springsteen, 11 Aprile 1993 Stadio Bentegodi – Verona

Il Boss invecchia ma e’ sempre autentico

Ieri sera concerto di Springsteen allo stadio Bentegodi di Verona.

Nell’umida serata di Pasqua la rockstar strega il Bentegodi per quasi 3 ore. Replica a fine maggio a Roma.

A Verona Springsteen dosa la sua energia senza privare di emozioni vere 25 mila fans. Aveva davanti a se’ venticinquemila persone mezze intirizzite e un po’ immalinconite dall’ aria livida, umida di pioggia. Ma Bruce Springsteen e’ riuscito con il suo rock leggendario a trasformarle, ad una ad una, in caldaie surriscaldate d’ emozioni, ha procurato loro gioia e commozione. Al “Boss” riesce sempre di rinascere sul palco, circondato dai suoi fan, anche se e’ raffreddato e acciaccato come e’ accaduto l’ altra sera, giorno di Pasqua, allo stadio Bentegodi di Verona. Si resta abbagliati dalla sua presenza, dal suo essere autentico, reale, spontaneo. Unico nel panorama plastificato e vanesio del rock, proprio per la sua straordinaria forza comunicativa, per la sua carica umana. Leggi tutto “Bruce Springsteen, 11 Aprile 1993 Stadio Bentegodi – Verona”