Nightshift: da un successo dei Commodores, il nuovo singolo di Springsteen

 

Bruce Springsteen ha rilasciato il video di “Nightshift,” il secondo singolo dell’album di soul covers in arrivo l’11 novembre intitolato Only the Strong Survive

Qualche giorno fa, Bruce aveva pubblicato il primo singolo “Do I Love You (Indeed I Do)” e, come questo, anche il nuovo video è una performance live del Boss accompagnato da una numerosa band composta da suoi collaboratori di lunga data come Soozie Tyrell ( vocals) e Ed Manion (sassofono), oltre a altri eccellenti musicisti.

Scritta da Walter Orange membro dei Commodores con Dennis Lambert e Franne Golde, “Nightshift” è stata una Top 10 hit nel 1985 e la versione di Bruce è fedele all’originale. La canzone è un tributo a Marvin Gaye e Jackie Wilson, entrambi morti nel 1984. Di seguito il testo:

Marvin, he was a friend of mine
And he could sing his song
His heart in every line
Marvin sang of the joy and pain
He opened up our minds
And I still can hear him say
‘Oh, talk to me, so you can see, what’s goin’ on’
Say you will sing your songs for evermore, evermore

Jackie, hey what you doing now
It seems like yesterday when we were working out
Jackie, you set the world on fire
You came and gifted us
Your love, it lifted us higher and higher
Keep it up and we’ll be there at your side
Oh say you will, sing your songs for evermore


Secondo un comunicato stampa, “Only The Strong Survive sarà vedrà la voce ospite di Sam Moore, oltre a contributi di The E Street Horns, arrangiamenti per archi completi di Rob Mathes e cori di Soozie Tyrell, Lisa Lowell, Michelle Moore, Curtis  King Jr., Dennis Collins e Fonzi Thornton.  L’album è stato prodotto da Ron Aniello, progettato da Rob Lebret e produttore esecutivo da Jon Landau.

Ecco la versione di Springsteen e a seguire l’originale dei Commodores

 

 

35 anni fa usciva “Tunnel Of Love” di Bruce Springsteen

Data di uscita: 9 ottobre 1987

Fin dalla copertina Tunnel Of Love rappresentò uno scarto netto, spiazzante: Bruce vi compare in stolido piano americano (guarda un po’…), giacca nera su camicia immacolata, algida cravattina texana, l’espressione così vaga e imbianchita che non sembra neanche lui, al più un cugino spacciatore di auto usate. Coi primi ascolti, la drammatica evidenza: ruggito innodico? Piglio blue collar? Epica rockista? Niente di tutto ciò. Ne discutevamo con sconcerto, chi imprecando sulla fuoriuscita di Little Steven dall’entourage – peraltro sostituito dal valido Nils Lofgren – e chi maledicendo il matrimonio del Boss con la modella Julianne Philipps. Insomma, all’epoca questo disco suonò come un mesto dopo-sbronza. Una roba dimenticabile. Leggi tutto “35 anni fa usciva “Tunnel Of Love” di Bruce Springsteen”

11 Settembre 1973 – The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle

accadde oggi!

The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle è il secondo album di Bruce Springsteen, ed è stato pubblicato nel 1973, nel medesimo anno del suo primo lavoro Greetings from Asbury Park, N.J..

di Graziano Romani

Sono un autore in giro da un pezzo, con 18 album all’attivo e nessuna voglia di smettere, e devo dire che è principalmente grazie a Bruce Springsteen se tanti anni fa sono riuscito a trovare lo stimolo e il coraggio per diventare musicista: Infatti, al ritorno dal suo monumentale e indimenticabile concerto di Zurigo del 1981, sull’onda dell’entusiasmo ho maturato l’idea di fondare una mia rock band, che poi ho battezzato Rocking Chairs. Leggi tutto “11 Settembre 1973 – The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle”

Bruce Springsteen: il live ufficiale del mese è ″ ROMA 2006 – Seeger Sessions tour

Official concert recording available for purchase in multiple formats, including CD and high definition audio, from Springsteen’s official live download site at live.brucespringsteen.net.

Dal vivo Bruce Springsteen non ha rivali. Lo dimostrò anche nel concerto del 10 ottobre 2006 a Roma, ultima tappa del suo lungo tour italiano che, come molti ricorderanno, fu assai diverso da quelli tenuti durante la sua lunga carriera che gli erano valsi il riconoscimento di simbolo del rock’n’roll. Come lui stesso ebbe modo di raccontare, l’atmosfera che portava sul palco in quel tour del 2006 era quella delle feste di campagna, la stessa che pervadeva “We Shall Overcome”, il suo album in cui rendeva omaggio alla musica di Pete Seeger.

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25 agosto 1975: pubblicato il mitico album BORN TO RUN

La storia del rock è passata per “Born To Run”. Ci è passata e si è arricchita. Era il 1975 e Springsteen aveva già pubblicato due album di notevole spessore ma, nonostante ciò, non era ancora stato notato dal grande pubblico. Springsteen aveva avuto campagne promozionali in cui veniva indicato come il “Nuovo Dylan” in occasione dell’uscita del primo LP e come il “Poeta della strada” in occasione della pubblicazione del secondo. Che se ne rendesse conto o no, con due album ancora “aspri” alle spalle, la risposta alla presunta grandezza di Springsteen era tutta affidata al terzo disco. Leggi tutto “25 agosto 1975: pubblicato il mitico album BORN TO RUN”

FREEZE-OUT: le amare riflessioni di Backstreets.com

Sulla questione dei prezzi dei biglietti e sul malato sistema adottato da Ticketmaster si stanno confrontando tutto il popolo di fan e i principali siti springsteeniani. Vogliamo riportare a tal proposito la traduzione dell’articolo pubblicato da Backstreets.com che ci sembra interessante condividere su queste pagine. Molti interrogativi e nessuna risposta ancora.  Tuttavia… in Bruce we still trust, e restiamo in fiduciosa attesa.

FREEZE-OUT
Lord won’t you tell us, tell us what does it mean?

Sono le quattro del mattino e piove. Ci sentiamo vecchi ascoltando le grida dei fan che si sono sentiti traditi dalla vendita dei biglietti della scorsa settimana e ricordando come le cose fossero diverse dieci anni fa. Poiché conosciamo il nostro pubblico, i fan e ci consideriamo dei loro, non è necessario ricapitolare ora ciò che è accaduto mercoledì, quando le prevendite di Ticketmaster negli Stati Uniti per il Tour 2023 hanno lasciato molti fan di Bruce Springsteen in uno stato di scioccata incredulità. […] Chiamiamolo come vogliamo: prezzi di mercato, prezzi dinamici, prezzi in aumento, prezzi Platinum. Basta non chiamarlo The New Normal. Per favore.

Dal nostro punto di vista, questo cosiddetto modello premium, basato su algoritmi, viola un contratto implicito tra Bruce Springsteen e i suoi fan, in cui il fattore “pubblico” dell’equazione sembrava davvero importante, anzi era fondamentale. […] La scorsa settimana, troppi fan di Springsteen sono stati gettati in pasto ai lupi, scalzati via in un modo che appare tanto insondabile quanto evitabile. L’artista ha sempre affermato di comprendere il ruolo essenziale del suo pubblico. Come siamo finiti, allora, di fronte a prezzi di biglietti, in troppi casi, che hanno superato la normalità, per poi discostarsi completamente dalla realtà per ordini di grandezza? Si potrebbe dare la colpa all’inflazione, al valore di mercato o a un numero qualsiasi di fattori; ma la risposta sarebbe che non può trattarsi di “forze di mercato” quando l’offerta è intenzionalmente offuscata, quindi manipolata dalla piattaforma di distribuzione. Ma dal nostro punto di vista, si riduce alla netta differenza tra dentro e fuori. Così, tanti fan che sono sempre andati agli spettacoli, che hanno sempre fatto parte di This Thing of Ours, ora non lo possono fare, non saranno dentro, saranno esclusi semplicemente perché non possono sostenere il prezzo per vedere il Boss. I biglietti per Bruce Springsteen sono sempre stati storicamente e notoriamente difficili da ottenere. Questa è la natura della bestia: tanti che vogliono assistere al potere e alla gloria del rock ‘n’ roll e relativamente pochi posti a disposizione. Ma il problema raramente era rappresentato dai soldi. Nel corso degli anni, ci sono stati sforzi continui e chiari fatti dallo staff di Springsteen per mantenere le cose eque e il più possibile incentrate sui fan, per sventare scalper, per assicurare ai frequentatori di concerti e al fan medio la migliore possibilità a un prezzo ragionevole, in un mondo in cui i bot corrono senza controllo e gli scalpers regolano il mercato. Per decenni, Springsteen ha mantenuto i prezzi dei suoi biglietti significativamente più bassi di quanto avrebbe imposto il mercato, il che sembrava in linea con il suo marchio, le sue filosofie dichiarate, la sua fede nella comunità e la sua chiara visione di cosa doveva essere un concerto, in cui per tre ore o giù di lì – e talvolta di più – lui e la band ci hanno dato un assaggio di un mondo migliore. La tenda sulla E Street è sempre stata grande, invitante e aperta, ma che ne è della domanda che [Bruce] ha iniziato a fare nel 2012… are we missing anybody? Dopo questa settimana, sembra che la risposta sia cambiata. Cosa dovevamo pensare quando una volta superata la coda mercoledì mattina abbiamo scoperto che i biglietti – prevendite, non rivendite – venivano venduti per migliaia di dollari? In passato, non importa quanto fosse difficile conquistarsi i biglietti, la persistenza dava i suoi frutti. Ora, a quanto pare, la persistenza non fa che aumentare i livelli dell’algoritmo. Sicuramente, molti di noi pensavano che questi prezzi di migliaia di dollari non fossero né voluti né previsti. Alcuni affermano che l’algoritmo sia andato fuori controllo: siamo sicuri che ci sia mai stato questo controllo? Non ci saremmo certo aspettati che Ticketmaster esitasse a far soldi, ma sicuramente, molti avrebbero sperato che Springsteen intervenisse a bloccarlo e chiedesse adeguamenti al sistema, se non una revisione, prima della vendita successiva. Ma venerdì si sono verificate le stesse cose, lasciando i fan ancora più increduli. Recentemente – per i biglietti europei del mese scorso – abbiamo visto Ticketmaster annullare una vendita quando le condizioni lo richiedevano e riprogrammare per il giorno successivo. Quindi, se questi prezzi non sono stati intenzionali, è difficile immaginare una buona ragione che non abbia impedito il ripetersi del problema per la seconda vendita, per non parlare di una terza. […] Variety riporta statistiche fornite da Ticketmaster con una serie di cifre che non tornano del tutto, anzi che anziché chiarire lasciano perplessi. Se non altro, i dati condivisi non dicono nulla a proposito dei  prezzi scandalosi dei biglietti che i fan hanno rifiutato con orrore, ma riportano solo cosa hanno venduto. Alla fine, questi numeri ci lasciano solo con più dubbi. Il più grande è: se non piove, perché ci stiamo bagnando? In un momento in cui avevamo bisogno di speranza e promesse – con il mondo in fiamme, dopo l’escalation di inganni, avidità, paura, isolamento, conflitti razziali, violenza, “fatti alternativi”, democrazia letteralmente minacciata e una pandemia globale in corso -, ci sentiamo ulteriormente disillusi, avviliti e scoraggiati. Ma gli ideali che la musica di Springsteen propone sono ancora vivi, vero? Sia nelle tracce che in concerto, ovunque risuonino quelle chitarre? Nel nostro spirito condiviso? Se non si può rispondere sì, anche se solo per poche ore ogni tanto, allora forse la magia è davvero solo un trucco. Springsteen è stato pagato con un riscatto da re, e non abbiamo mai commentato questo. Non la vendita di 500 milioni di dollari del lavoro della sua vita, che non ci ha turbato, non i prezzi di Broadway, non lo spot della Jeep. Crediamo nel valore della sua musica, del suo lavoro; altre transazioni e le arene in cui si svolgono non sono cose che ci riguardano. Quello che succede nelle reali arene fisiche, dove Springsteen e il suo pubblico si uniscono per creare qualcosa di più grande di tutti noi –  alla quale tutti devono poter accedere a un prezzo ragionevole – è qualcosa che vale la pena per cui combattere. Perché nel rock’n’roll, come ci hanno insegnato a credere, “uno più uno fa tre”. Lo fa ancora, vero?

23 Luglio 2009: Bruce Springsteen & The E Street Band – STADIO FRIULI, UDINE

Ho scelto Udine questa volta per vedere Bruce. In mancanza di Milano mi è sembrata la scelta, per me, più logica visto che da quelle parti ho degli amici fantastici che hanno organizzato un mini-bus che ci ha portato prima in una cantina di Nimis ad assaggiare vari tipi di Refosco, poi in una ombrosa trattoria, Ramandul, di collina dove si è dato fondo alla nostra fame impenitente ed infine sul torrente Torre dove un tuffo nella fresca acqua di montagna ci ha tolto via i fumi dell’alcol e del cibo. Quando siamo arrivati, una ventina di persone, allo Stadio Friuli eravamo perfetti, pronti a calarci nella calura del concerto. Leggi tutto “23 Luglio 2009: Bruce Springsteen & The E Street Band – STADIO FRIULI, UDINE”

Bruce Springsteen & The E Street Band – 05/07/2016 – Stadio S. Siro, Milano

La seconda incandescente serata milanese parte con “Meet Me In The City”, per la prima volta eseguita in Europa. E la cosa ci sembra di ottimo auspicio, e di fatto…nessun dubbio: stiamo per assistere ad un altro concerto memorabile. Leggi tutto “Bruce Springsteen & The E Street Band – 05/07/2016 – Stadio S. Siro, Milano”