Una storia amorosa carica di emozione, passione, trasferte, lacrime, sudore, fatiche e tanto divertimento quella che noi attempati fan della prima ora possiamo raccontare come testimoni privilegiati di un legame che attraversa quattro decenni di musica e vita. Tutto iniziò in una calda serata del 1985, quando Bruce Springsteen suonò per la prima volta a San Siro, svelandoci tutta la dirompenza del rock e accendendoci il cuore, allora giovane pieno di sogni e adrenalina. Da allora, ogni volta che il Boss è tornato su quel sacro prato, c’eravamo. Concerto dopo concerto, nota dopo nota, abbiamo vissuto il rito collettivo che solo Springsteen sa creare, con quell’energia senza tempo che abbraccia generazioni diverse. E così si arriva al 3 luglio 2025, all’ennesimo eppure sempre nuovo capitolo di questa storia d’amore tra Bruce e il suo pubblico italiano. Per noi, non è stato un addio, ma un altro meraviglioso punto fermo in una lunga linea di momenti indimenticabili. Con lo stesso entusiasmo di 40 anni fa, abbiamo cantato, ballato e, sicuro, versato più di una lacrima.
Perché con Bruce, ogni concerto non è solo musica, ma vita.
Quello che segue è il divertente e appassionato racconto di uno di noi fortunati che ha voluto ripercorrere i suoi “primi 40 anni” di storia con Bruce a San Siro.