Bruce Springsteen: Inyo (Tracks II: The Lost Albums)

“Quando rientravo la sera in hotel, continuavo a scrivere seguendo quello stesso stile. – ricorda Bruce -. Pensavo che avrei realizzato un seguito di The Ghost of Tom Joad, ma poi non è successo. Ed è proprio da lì che nasce Inyo. Anche perché, in quel periodo, vivevo sulla costa ovest e il Los Angeles Times ogni giorno riportava notizie dal confine con il Messico. Era qualcosa che entrava inevitabilmente nella tua quotidianità.” Leggi tutto “Bruce Springsteen: Inyo (Tracks II: The Lost Albums)”

Bruce Springsteen: Somewhere North of Nashville (Tracks II: The Lost Albums)

Nel 1995, mentre nelle ore serali Bruce lavorava alle atmosfere oscure e introspettive che avrebbero caratterizzato The Ghost of Tom Joad — il suo unico album pubblicato nel decennio e il primo acustico dai tempi di Nebraska — nei pomeriggi si dedicava a un progetto completamente diverso, più dinamico e radicato nel country. Le due sessioni si sovrapponevano completamente, racconta Springsteen nelle note di copertina del cofanetto. Serviva anche ad alleggerire l’atmosfera intensa delle registrazioni di The Ghost of Tom Joad.” La sua idea iniziale era ambiziosa: un doppio album che mettesse in contrasto due anime, una più riflessiva e malinconica, e l’altra più spensierata e festosa, nello stile, come suggerisce il titolo, a forte impronta country. Leggi tutto “Bruce Springsteen: Somewhere North of Nashville (Tracks II: The Lost Albums)”

Bruce Springsteen: “Electric Nebraska” pronto per la pubblicazione?

Electric Nebraska è una sorta di album fantasma o leggendario tra i fan di Bruce Springsteen, composto dalle versioni elettriche, registrate con la E Street Band, dei brani che poi finirono in versione acustica e minimale nell’album Nebraska nel 1982. Springsteen inizialmente aveva registrato dei demo casalinghi su cassetta, da solo, usando una chitarra acustica e un registratore 4 piste. Dopo aver tentato di ricreare quei brani in studio con la band, ma sentendo convinto che le versioni elettriche non catturavano l’atmosfera cruda e spettrale che voleva, alla fine pubblicò le versioni demo originali: quelle che oggi conosciamo come Nebraska. Leggi tutto “Bruce Springsteen: “Electric Nebraska” pronto per la pubblicazione?”

Bruce Springsteen e Patti Scialfa in vacanze sulla Costiera Amalfitana

In questi giorni tre icone assolute della musica e del cinema internazionale –StingBruce Springsteen e Steven Spielberg – hanno scelto proprio la località costiera di Massa Lubrense per godersi un momento di puro relax.
I tre artisti sono stati avvistati insieme al celebre ristorante “Lo Scoglio”, noto per la sua cucina a chilometro zero e per l’eccezionale vista sul mare, simbolo di quell’unione perfetta tra natura e sapori che rende Nerano una delle mete più ambite del Mediterraneo.
A confermare il crescente legame tra le star e la penisola sorrentina è la notizia, già anticipata da Positanonews, secondo cui Sting ha acquistato una villa proprio a Massa Lubrense. L’abitazione, attualmente in fase di ristrutturazione, vede all’opera una squadra di operai fiorentini e dovrebbe essere completata entro il prossimo anno.

Foto: Cobra Team

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Bruce Springsteen: Faithless (Tracks II: The Lost Albums)

Faithless è un caso davvero raro: una colonna sonora pensata per un film che non è mai stato girato. Non si tratta di un’opera rimasta nel cassetto della distribuzione. Il film, semplicemente, non ha mai visto la luce, non sono mai stati rivelati ulteriori dettagli e nemmeno l’identità del regista. «Pare che il mondo del cinema sia così. – racconta Bruce- Ma ho vissuto a lungo con quella musica, quindi, non sapendo esattamente dove sarebbe andato a finire il progetto, ho deciso di pubblicarlo come disco». Leggi tutto “Bruce Springsteen: Faithless (Tracks II: The Lost Albums)”

Bruce Springsteen: Streets of Philadelphia Sessions (Tracks II: The Lost Albums)

Il secondo disco in ordine cronologico del cofanetto Tracks II segna anche l’inizio del trittico dedicato agli anni ’90. Due sono gli elementi centrali che caratterizzano questo lavoro: loop ritmici e sintetizzatori. Sono questi gli strumenti principali con cui Springsteen porta avanti il percorso sonoro iniziato con Streets of Philadelphia, il brano che nel 1995 gli valse l’Oscar per la miglior canzone originale. Nel suo rifugio californiano a Beverly Hills, il Boss compone una ventina di brani nel suo nuovo studio privato, realizzato dal suo storico tecnico del suono Toby Scott. L’ispirazione arriva anche dai suoni urbani che lo circondano, in particolare dal crescente successo dell’hip hop della West Coast, sebbene ciò che ne scaturisce  è ben lontano da questo genere dal punto di vista stilistico.

Per completare le registrazioni — che inizialmente avrebbero dovuto portare alla pubblicazione di un disco vero e proprio — Springsteen coinvolge alcuni membri della Other Band già presenti negli album Human Touch e Lucky Town: Shane Fontayne alla chitarra, Zachary Alford alla batteria, Tommy Sims al basso. In One Beautiful Morning compaiono anche Patti Scialfa, Soozie Tyrell e Lisa Lowell come coriste mentre nel brano Something in the Well troviamo anche David Campbell alla viola e Larry Corbett al violoncello. Era in programma un’uscita nella primavera del 1995, ma alla fine il progetto venne accantonato. Springsteen esita: da un lato, si tratta di un lavoro molto personale, che si collocherebbe idealmente come seguito di Tunnel of Love e dei due dischi del 1992; dall’altro, i testi oscillano su toni cupi e introspettivi, e teme che il messaggio possa essere frainteso o accolto con freddezza.  Leggi tutto “Bruce Springsteen: Streets of Philadelphia Sessions (Tracks II: The Lost Albums)”

Bruce Springsteen: LA Garage Sessions ’83’ (Tracks II: The Lost Albums)

Il cofanetto “Tracks II: The Lost Albums” di Bruce Springsteen, uscito il 27 giugno, rappresenta un evento senza precedenti nel mondo del rock. Mai prima d’ora un artista affermato aveva pubblicato simultaneamente sette album completi, con oltre 80 brani registrati nel corso di decenni. Un modo giusto per rendere merito a questo ambizioso progetto è considerare ogni album come un’opera a sé.
Il primo dei sette Lost Albums di Springsteen è “LA Garage Sessions ’83”, descritto dallo stesso Springsteen nelle note di copertina come “un ponte cruciale tra Nebraska e Born in the U.S.A.“. Registrato nel 1983 nel garage della sua prima casa a Los Angeles, con un impianto di registrazione casalingo decisamente più avanzato rispetto a quello usato l’anno prima, questo album segna per Bruce l’inizio di un approccio più solitario, sperimentale e introspettivo alla creazione musicale.

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Dal primo all’ultimo (ma non ultimo): il viaggio con Bruce Springsteen a San Siro, dal 1985 al 2025, nel racconto di Piero Gattone

Una storia amorosa carica di emozione, passione, trasferte, lacrime, sudore, fatiche e tanto divertimento quella che noi attempati fan della prima ora possiamo raccontare come testimoni privilegiati di un legame che attraversa quattro decenni di musica e vita. Tutto iniziò in una calda serata del 1985, quando Bruce Springsteen suonò per la prima volta a San Siro, svelandoci tutta la dirompenza del rock e accendendoci il cuore, allora giovane pieno di sogni e adrenalina. Da allora, ogni volta che il Boss è tornato su quel sacro prato, c’eravamo. Concerto dopo concerto, nota dopo nota, abbiamo vissuto il rito collettivo che solo Springsteen sa creare, con quell’energia senza tempo che abbraccia generazioni diverse. E così si arriva al 3 luglio 2025, all’ennesimo eppure sempre nuovo capitolo di questa storia d’amore tra Bruce e il suo pubblico italiano. Per noi, non è stato un addio, ma un altro meraviglioso punto fermo in una lunga linea di momenti indimenticabili. Con lo stesso entusiasmo di 40 anni fa, abbiamo cantato, ballato e, sicuro, versato più di una lacrima.

Perché con Bruce, ogni concerto non è solo musica, ma vita.

Quello che segue è il divertente e appassionato racconto di uno di noi fortunati che ha voluto ripercorrere i suoi “primi 40 anni” di storia con Bruce a San Siro.

Buona lettura! Leggi tutto “Dal primo all’ultimo (ma non ultimo): il viaggio con Bruce Springsteen a San Siro, dal 1985 al 2025, nel racconto di Piero Gattone”