In onore dei lavoratori il nuovo “From My Home to Yours” di Bruce Springsteen

 

Bruce ha dedicato il volume n.11 di “From My Home to Yours” a tutti i lavoratori americani come omaggio personale per il Labor Day, la festività nazionale federale degli Stati Uniti d’America che si celebra ogni anno il primo lunedì di settembre.

E’ inutile ricordare che Bruce Springsteen ha scritto tantissime canzoni a riguardo – da “Factory” a “Working on the Highway” –tanto da essere considerato portavoce della working class di cui ha raccontato difficoltà, frustrazioni ma anche l’eroicità dell’esistenza quotidiana. In questa puntata ha espresso solidarietà e preoccupazione per coloro che sono rimasti senza lavoro a causa della pandemia.

La playlist ha compreso canzoni di Woody Guthrie, Joe Hill, Patti Smith, Public Enemy, Rage Against The Machine, Donna Summer, Bob Seger, Roy Orbison e altri. Ma non solo. Bruce ha anche letto poesie di Walt Whitman, Langston Hughes, Philip Levine e Joe Hill, e interpretato un brano sul Labor Day di Jimmy Tingle.

Di seguito, la traduzione della trasmissione di Springsteen e i video delle canzoni della sua nuova playlist.  In alcuni casi, potrebbe essere stata riprodotta una versione della canzone diversa da quella inclusa in questo post.

“Fanfare for the Common Man” di Aaron Copland, London Symphony Orchestra

Salve, E Street Nation, amici, fan e ascoltatori da costa a costa. Benvenuti alla nostra spettacolo sul Labor Day. Oggi celebriamo l’uomo e la donna americani che lavorano, tutte le persone che fanno girare il nostro mondo. Abbiamo aperto con “Fanfare for the Common Man” di Aaron Copland. Ora questo è “il Grande” che ci ricorda, in un modo o nell’altro, che stiamo tutti lavorando per l’uomo

“Working for the Man,” Roy Orbison

“Working on the Highway,” Joe Ely

Quello era un mio grande amico, Joe Ely, il favoloso cantautore rock del Texas. E prima ancora, ovviamente, la voce del grande Roy Orbison. Mandiamone uno alle donne che lavorano là fuori

“Working Woman,” Mick Flavin

Springsteen recita uno pezzo del Labor Day di Jimmy Tingle:

The mills
That grind and grind,
That grind out new steel
And grind away the lives
Of men, —
In the sunset
Their stacks
Are great black silhouettes
Against the sky.
In the dawn
They belch red fire.
The mills, —
Grinding out new steel.

[Le acciaierie
che macinano  e macinano,
e macinano nuovo acciaio
e macinano via le vite degli uomini, 
Nel tramonto le loro torri
sono grandi sagome nere
contro il cielo.
All’alba eruttano rosso fuoco.
I mulini,
che macinano nuovo acciaio]

“Grinding out new steel, di  Langston Hughes.”

“Youngstown,” Bruce Springsteen

“Union Maid,” Woody Guthrie

“Rebel Girl,” Hazel Dickens

Ora nato nel 1979, Joe Hill era un attivista sindacale svedese-americano e membro degli Industrial Workers of the World, meglio conosciuti come The Wobblies. Fu condannato in modo dubbio per omicidio e giustiziato con fucilazione il 19 novembre 1915 nella prigione di Sugar House, nello Utah. Questa era la sua ultima volontà e testamento:

“La mia volontà è facile da decidere,
perché non c’è niente da dividere
i miei parenti non hanno bisogno di agitarsi e gemere
il muschio non si aggrappa a una pietra che rotola
Il mio corpo? – Oh! —Se potessi scegliere,
vorrei che fosse incenerito,
E lascerei che le brezze lievi
portino la mia cenere dove crescono dei fiori
Forse qualche fiore appassito poi
prenderebbe vita
e sboccerebbe di nuovo
Questa è la mia ultima volontà. –

Buona fortuna a tutti voi, Joe Hill ”

“Joe Hill,” Bruce Springsteen & the E Street Band

“Fight the Power,” Public Enemy

“Clampdown,” Bruce Springsteen & the E Street Band, con Tom Morello

“Badlands,” Bruce Springsteen & the E Street Band

Questa era  “Badlands”, dal vivo all’Arizona State University, novembre 1980, la notte dopo che Ronald Reagan fu eletto presidente. Prima di questo brano, “Clampdown” dei Clash interpretato dal sottoscritto con Tom Morello e la E Street Band a Sunrise, Florida, 29 aprile 2014. E prima ancora, il classico di tutti i tempi “Fight the Power” di Public Enemy.

Stiamo sotto la pioggia
in una lunga fila in attesa al Ford Highland Park.
Per il lavoro. Sai cos’è il lavoro – se sei abbastanza grande per leggere
sai cos’è il lavoro, anche se potresti non farlo.
Dimentica. Si tratta di aspettare,
spostarti da un piede all’altro.
Sentire la pioggia leggera
cadere come nebbia tra i tuoi capelli,
offuscare la tua vista
finché non pensi di vedere
tuo fratello davanti a te, forse dieci posti.
Ti strofini gli occhiali con le dita,
e naturalmente è il fratello di qualcun altro,
più stretto sulle spalle del tuo
ma con la stessa tristezza trasandata,
il ghigno che non nasconde l’ostinazione,
il triste rifiuto di cedere alla pioggia,
alle ore di sprecate attese,
sapendo che da qualche parte più avanti
sta aspettando un uomo che dirà:
“No, non assumiamo oggi”,
per qualsiasi motivo lui desideri.
Ami tuo fratello, ora all’improvviso riesci a malapena
a sopportare l’amore che ti inonda per tuo fratello,
che non è accanto a te né dietro
né avanti perché è a casa che cerca di dormire
dopo un miserabile turno di notte alla Cadillac
così può alzarsi prima di mezzogiorno
per studiare il suo Tedesco.
Lavora otto ore a notte
in modo da poter cantare Wagner,
l’opera che odi di più,
la peggior musica mai inventata.
Quanto tempo è passato da quando
gli hai detto che lo amavi,
gli hai tenuto le spalle larghe,
hai spalancato gli occhi
e hai detto quelle parole,
e magari gli hai baciato la guancia
? Non hai mai fatto qualcosa di così semplice,
così ovvio, non perché sei troppo giovane
o troppo stupido, non perché sei geloso
o addirittura cattivo
o incapace di piangere in presenza di un altro uomo,
no, solo perché non lo fai Non so cosa sia il lavoro
“The Ghost of Tom Joad,” Rage Against the Machine

Era ‘The Ghost of Tom Joad,’ dei Rage Against the Machine. E prima  ‘What Work Is’ del poeta  Philip Levine. E questa è la regina della Disco, Donna Summer

“She Works Hard for the Money,” Donna Summer

Ho avuto il piacere di scrivere una canzone e fare una session con Donna e Quincy Jones a metà degli anni ’80. Era assolutamente adorabile. All’inizio avevo scritto “Cover Me” per lei, poi il signor Landau sentì la canzone e fece il suo dovere di manager consigliandomi di tenerla per me. Così scrissi una canzone per lei, “Protection”, e la registrai. Bene, ma non “Cover Me”

“Workin’ Woman Blues,” Valerie June

“Piss Factory,” Patti Smith

Era “Piss Factory”, del 1974, della mia bellissima amica Patti Smith e Richard Sohl. Una delle migliori canzoni sul lavoro in fabbrica che abbia mai sentito. E ora, dal mio uomo John Mellencamp, straordinario cantautore americano, questo è “Pink Houses”.

“Pink Houses”, John Mellencamp

In questo Labor Day, dobbiamo fermarci e pensare ai milioni di americani che sono stati sfollati e lasciati senza lavoro dal coronavirus. C’è poco di più doloroso di essere senza un lavoro che ti sostiene. Quindi, per questo Labor Day, inviamo le nostre preghiere per una nazione lavoratrice sana, nei prossimi giorni, settimane e anni a venire

“Don’t Give Up,” Peter Gabriel, featuring Kate Bush

“Like a Rock,” Bob Seger

Sento l’America cantare, i vari canti natalizi che sento,
quelli dei meccanici, ognuno che canta il suo come dovrebbe essere allegro e forte,
Il falegname che canta il suo mentre misura la sua tavola o trave,
Il muratore che canta il suo mentre si prepara per il lavoro, o lascia il lavoro,
il barcaiolo che canta ciò che gli appartiene nella sua barca,
il marinaio che canta sul ponte del battello a vapore,
il calzolaio che canta mentre si siede sulla sua panchina,
il cappellaio che canta mentre sta in piedi,
il canto del taglialegna, al mattino, a mezzogiorno o al tramonto,
il delizioso canto della madre, o della giovane moglie al lavoro,
o della ragazza che cuce o lava,
Ognuno canta ciò che appartiene a lui o lei e a nessun altro,
Il giorno ciò che appartiene al giorno
di notte la festa dei giovani, forti, amichevoli,
che cantano a bocca aperta le loro forti canzoni melodiose.

– Walt Whitman

Questo è il nostro programma di oggi, gente. Fino a quando ci incontreremo di nuovo, rimanete forti, state in salute, state al sicuro e passate una meravigliosa Festa del Lavoro

A seguire tutti i link delle trasmissioni precedenti:

Vol 1 – 08/04/2020 – Penso e prego per voi (traduzione integrale e playlist)
Audio originale

Vol 2 – 24/04/2020 – Momenti difficili (traduzione integrale e playlist)
Audio originale

Vol 3 – 06/05/2020 – Parole di speranza (traduzione integrale e playlist)
Audio originale

Vol 4 – 20/05/2020 – Tributo a Little Richard (traduzione integrale e playlist)
Audio originale

Vol 5 – 03/06/2020 – Pensieri e canzoni sulle proteste razziali negli USA (traduzione integrale e playlist)
Audio Originale

Vol 6 – 17/06/2020 -Parole dure nei confronti di Trump (traduzione integrale e playlist)
Audio Originale

Vol 7 – 01/07/2020 – Little Steven e Southside Johnny (traduzione integrale e playlist)
Audio Originale

Vol 8 – 15/07/2020 – Ricordi inediti e suggestioni estive (traduzione integrale e playlist)
Audio Originale

Vol 9 – 29/07/2020 – Tutto l’amore per Patti (traduzione integrale e playlist)
Audio Originale

Vol 10 – 14/08/2020 –  Ricordi di gioventù (traduzione integrale e playlist)
Audio Originale

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