Bruce Springsteen: Streets of Philadelphia Sessions (Tracks II: The Lost Albums)

Il secondo disco in ordine cronologico del cofanetto Tracks II segna anche l’inizio del trittico dedicato agli anni ’90. Due sono gli elementi centrali che caratterizzano questo lavoro: loop ritmici e sintetizzatori. Sono questi gli strumenti principali con cui Springsteen porta avanti il percorso sonoro iniziato con Streets of Philadelphia, il brano che nel 1995 gli valse l’Oscar per la miglior canzone originale. Nel suo rifugio californiano a Beverly Hills, il Boss compone una ventina di brani nel suo nuovo studio privato, realizzato dal suo storico tecnico del suono Toby Scott. L’ispirazione arriva anche dai suoni urbani che lo circondano, in particolare dal crescente successo dell’hip hop della West Coast, sebbene ciò che ne scaturisce  è ben lontano da questo genere dal punto di vista stilistico.

Per completare le registrazioni — che inizialmente avrebbero dovuto portare alla pubblicazione di un disco vero e proprio — Springsteen coinvolge alcuni membri della Other Band già presenti negli album Human Touch e Lucky Town: Shane Fontayne alla chitarra, Zachary Alford alla batteria, Tommy Sims al basso. In One Beautiful Morning compaiono anche Patti Scialfa, Soozie Tyrell e Lisa Lowell come coriste mentre nel brano Something in the Well troviamo anche David Campbell alla viola e Larry Corbett al violoncello. Era in programma un’uscita nella primavera del 1995, ma alla fine il progetto venne accantonato. Springsteen esita: da un lato, si tratta di un lavoro molto personale, che si collocherebbe idealmente come seguito di Tunnel of Love e dei due dischi del 1992; dall’altro, i testi oscillano su toni cupi e introspettivi, e teme che il messaggio possa essere frainteso o accolto con freddezza.  Leggi tutto “Bruce Springsteen: Streets of Philadelphia Sessions (Tracks II: The Lost Albums)”