Accadde oggi!
Il 5 maggio 1997 il Polar Music Prize venne assegnato a Bruce Springsteen per la sua “brillante carriera come cantante e stage performer” e rappresenta una delle onoreficenze più importanti in ambito musicale mai ricevute dall’artista.
Il Polar Music Prize (anche noto come Stikkan Andersson Polar Music Prize) è un premio internazionale della musica che premia cantanti, gruppi o istituzioni in riconoscimento di significativi risultati ottenuti in ambito musicale. Fondato nel 1989, è considerato il “Nobel della Musica” e viene annualmente assegnato presso la Royal Swedish Academy of Music, attraverso una cerimonia – che ha luogo a Stoccolma presso il Stockholm Concert Hall nel mese di maggio – che vede i vincitori insigniti direttamente dai reali di Svezia.
Le motivazioni dell’importantissimo riconoscimento a Springsteen vennero così sintetizzate da Tomas Ledin: ”la sua autorità nel campo musicale rock è incrollabile. Per due decenni è stato uno dei personaggi più attivi nella musica, ed è un amministratore intransigente delle qualità essenziali del rock: il suo suono è duro e “groovy”, certe volte crudo [n.b. Bruce sorride], ma al stesso tempo spirituale, idealmente radicato nel rhythm and blues nero.
Nei suoi testi si concentra sul percorso tortuoso dell’uomo attraverso la vita con compassione malinconica e profonda. Nel mondo della musica, in cui gli stili sono fluttuanti nel tempo, Bruce Springsteen sta con entrambi i piedi ben piantati sul terreno del rock’n’roll. Nonostante i suoi dischi abbiano venduto moltissimo, il concerto dal vivo rimane il suo medium naturale. Bruce Springsteen, con il suo pathos sociale, è anche un cantante del popolo, un moderno “bardo”. Si alza in piedi e colpisce duro, ma lo fa con discrezione e tenerezza”. Alla cerimonia di premiazione, seguì un bellissimo discorso di Springsteen che, come sempre, non possiamo non riportare:
“Tack [trad. Grazie in Svedese] grazie ….. grazie, devo fare un discorso ora[sorride]. Vorrei ringraziare Vostra Maestà, la principessa Christine, […] Magnussen, Lillian e l’eccellenza Stig Anderson, i membri dell’Accademia Reale Svedese di Musica, i membri del Comitato Polar Music Prize per aver voluto onorare la mia musica stasera con questo premio …. è stata fonte ulteriore di gioia ricevere questo premio insieme a Mr. Ericsson – [n.b. infatti la stessa onoreficenza venne contestualmente riservata anche a Eric Ericson (Direttore del Coro della Orphei Drängar all’Uppsala University) “per i risultati raggiunti come direttore d’orchestra, maestro, creatore artistico e ispiratore nella musica corale Svedese e internazionale”]- … la sua musica corale, in particolare il coro da camera, sembrano piene dell’intensità e dell’anima del suo paese. Nella mia musica anch’io ho provato a dare alla gente il senso del paese da cui provengo, la sua fisicità, il suo paesaggio, la sua gente, le sue benedizioni e la sua maledizioni …. quando ho iniziato non ero interessato alla carriera istantanea o produrre grandi successi, dal momento che ero concentrato sul fare una musica che trovasse la sua strada nella vita quotidiana delle persone, che diventasse una parte di loro.Volevo illuminare quelle vite, fornire loro compagnia e, magari, uno strumento per dare un senso al mondo in cui viviamo, una mappa composta da tutto ciò che traevo dalla mia esperienza, qualcosa che mi facesse andare avanti e potessi condividere con gli altri. Volevo trovare il mio pubblico, la mia comunità spirituale, i miei fratelli e sorelle di sangue, qualcuno con cui poter parlare e condividere le mie preoccupazioni e le mie ossessioni…. non potevo aspettarmi di trovare questo pubblico non solo nella mia città natale, ma anche a migliaia di chilometri di distanza attraverso gli oceani, le barriere linguistiche, le differenze culturali e dopo tanto tempo qui in Svezia.
E’ per questo che sono qui stasera, per ringraziare quel pubblico, perché è il pubblico che dà al mio lavoro il significato più profondo… da qualche parte nella nostra ricerca per le cose che condividiamo e che abbiamo in comune, c’è un piccolo scorcio di un mondo perfetto… se c’è dell’eroismo nella vita di tutti i giorni o nelle persone che ho cantato per 25 anni o nella bellezza irreale delle voci nell’opera corale di Mr. Ericsson, allora sento che esiste un luogo più alto, con una comunità umana, un amore e una comprensione reciproca più profondi. Questo è il compito dell’artista ed è nel suo pubblico che trova compimento il suo lavoro… Sono stato ricevuto molto calorosamente e fatto sentire a casa qui in Svezia fin dal 1975.. rimpiango solo che durante il concerto nel 1985 si siano danneggiate le fondamenta dello stadio a Göteborg, [ride] ma…. si immaginava, c’era tutto il pubblico a ballare all’unisono una versione animata di Twist and Shout… ci siamo divertiti ma vi assicuro che il danno è stato involontario e [ride] inizialmente ero preoccupato che i costi di riparazione mi venissero detratti dalla quota del Polar Music Prize [n.b. il premio consisteva nella cifra di 151.000 $] ma, Mr. Anderson mi ha assicurato che ciò non avverrà… [ride]. Non ho mai ricevuto un premio per il mio lavoro prima, mi sento un po’ giovane per questo, ma vi ringrazio per la vostra generosità e la vostra gentilezza e prometto di continuare a darvi qualcosa che vi faccia divertire, ridere, ballare e fare l’amore; qualcosa che vi tenga compagnia nel viaggio sulla vostra Thunder Road… così accetto questo premio come una pacca sulla schiena per un lavoro ben fatto in questa prima parte della mia carriera e [ride] spero di seguire le orme di Mr. Ericsson e ci rivedremo quando avrò 80 anni, va bene ? [ride] Skål ! [Applausi]
Dopo il discorso, Springsteen esegue due brani, accompagnati dalla chitarra e armonica, Thunder Road e The Ghost of Tom Joad, * quest’ultimo così introdotto: ”Stavo pensando di provare qualcosa come i Tre Tenori come il signor (?) mi aveva suggerito questo pomeriggio…[ride] ma dopo un paio di brindisi [ride], la principessa Lillian mi ha consigliato di attenermi al mio materiale così …. “
* I video riportati si riferiscono alla breve performance di Springsteen (appena 20 minuti) tenuta per lo special televisivo registrato nel pomeriggio al Grand Hotel di Stoccolma, prima della cerimonia ufficiale per la consegna del Polar Music Prize. Bruce suona The Ghost of Tom Joad e Thunder Road nella sala da pranzo al Grand Hotel davanti a un pubblico di circa 2-300 ospiti seduti. Poi si siede ad uno dei tavoli a lume di candela per ascoltare un genere musicale completamente diverso (tre pezzi con il coro dell’Qrphei Drängar, due condotti da Robert Sund e l’ultimo da Eric Ericsson, vincitore del Polar Prize) accanto alla Principessa Lilian – all’epoca 81 anni- che si è sempre ritenuta una grande fan di Bruce. Pertanto, l’introduzione a The Ghost of Tom Joad la sera della cerimonia fa riferimento a quanto vissuto poche ore prima al Grand Hotel.