Il nuovo live dagli archivi di Springsteen: STOCKHOLM 2005

Official concert recording available for purchase in multiple formats, including CD and high definition audio, from Springsteen’s official live download site at live.brucespringsteen.net. Running time: 2:26:52

Molti paesi ambiscono ad essere la seconda casa di Bruce Springsteen. L’Italia di sicuro punta al titolo, considerate le radici della madre di Bruce, Adele Zerilli la cittadinanza italiana conferita a Bruce, e una storia di spettacoli leggendari tra i quali quelli a Milano a partire dal 1985. Entrano di diritto in questa particolare competizione, anche l’Inghilterra vantando un’incredibile serie di concerti risalenti al 1975, e la Spagna per proverbiale passionalità dei fan spagnoli, documentata nel Live in Barcelona. Negli ultimi tempi, si sono anche aggiunte l’Australia dove Bruce ha esteso due importanti tour nel 2014 e nel 2017 e, last but not least, la Svezia. In realtà la liaison tra la Svezia e il Boss risale al 1975, essendo una delle tre fortunate terre toccate da Springsteen per il breve soggiorno europeo durante il Born to Run Tour. Le due leggendarie notti durante il leg europeo del The River Tour nel 1981 furono documentate nei famosi bootleg in vinile Follow That Dream e Teardrops on the City . E ancora quattro anni dopo, Göteborg riaccolse il Boss con due show straordinari allo stadio Ullevi: la leggenda narra che in quell’occasione, la risposta dei fan fu talmente animata da procurare danni strutturali all’edificio. E ancora e ancora: non c’è stato tour che abbia escluso dal tour la Svezia, mai un calo di passione dai fans, mai un concerto che non sia,stato strepitoso, come gli ultimi tre sold out di Goteborg nel 2016.

Il concerto di Stoccolma 2005 durante il Devils & Dust Tour è la dimostrazione tangibile dello speciale legame tra Bruce e i fan svedesi. Il mix di Jon Altschiller mette in mostra questa dinamica pubblico-artista e quella interazione che rese le esibizioni dal vivo degli eventi straordinari.

Springsteen ritorna nell’ormai ribattezzato Johanneshovs Isstadion, dove si era,esibito con la band nel 1981 durante il River Tour. Ciò che rese il tour di Devils & Dust così memorabile fu la setlist, in continua evoluzione, quasi sempre diversa ad ogni show. Bruce rispolverava perle rare aggiugendole di volta in volta a un blocco fisso di brani. Questo concerto in particolare vide un set di 26 brani, tra cui quattro tour premiere: “Downbound Train”, “Across The Border”, “Walk Like A Man” e “Blinded By The Light”. Il concerto si aprì con la tour premiere di “Downbound Train”, rievocando i concerti di Ullevi dell’85. Come secondo brano Springsteen sfodero’ una “Reason to Believe”. completamente reinventata e trasformata in un Delta stoner Blues attraverso il microfono bullet.

I microfoni bullet sono progettati per armoniche, con una gamma di frequenza intenzionalmente limitata (generalmente tagliando qualsiasi suono al di sopra di 5.000 khz) e distorsione. Per la sua nuova interpretazione di “Reason to Believe”, Bruce suonò l’armonica e cantò attraverso il microfono bullet, distorcendo e abbassando la sua voce. Il risultato fu da brividi.

Tra le tante chicche, ci fu anche “The Promise”, nella sua prima esibizione in assoluto in Svezia, cinque anni prima che diventasse il titolo del set di Darkness on the Edge of Town. Meravigliosa anche “The River”, eseguita al pianoforte, con un sorprendente preludio che aggiunse solennità al brano, prima ancora che Bruce cantasse i primi versi.

Sebbene fosse un brano da Tunnel of Love Express Tour, la divertente storia dell’evoluzione di Bruce, “Part Man, Part Monkey”, risulto’ perfetta nella narrazione di Bruce impostata sul comportamento dell’essere umano a volte profondamente contraddittorio.

“All I’m Thinking ” , un gioiellino troppo sottovalutato, cantatato in falsetto , è una serie di dolci istantanee della vita reale (ragazzini che portano canne da pesca, bambine che raccolgono i mirtilli rossi) impostate su un semplice coro. ”Across the Border” viene suonata per la prima volta dal Tom Joad Tour, arricchito da una ricca armonica a fisarmonica e poi “Reno”, l’irresistibile “Point Blank”, “Walk Like a Man”, che Springsteen avvia sul piano elettrico (non diversamente dall’arrangiamento di “Tunnel of Love” dello spettacolo Grand Rapids 2005 precedentemente pubblicato) . Incredibili versioni.

Eccellenti le esibizioni di “This Hard Land”, “Matamoros Banks” e ”The Hitter”, il brano più vicino a una sceneggiatura che Springsteen abbia mai scritto da “Highway Patrolman” a ”Western Stars”’

Ma Bruce alleggerisce la tensione con “Ramrod”, “Bobby Jean” dai toni dylaniani e una “Blinded By the Light” , premiere scandinava 32 anni dopo il suo rilascio.

Lo spettacolo si conclude con “The Promised Land” e una cover dei Suicide “Dream Baby Dream”, con versi ripetuti come un mantra sulle note di un organo a pompa. Maestoso!

Show

  1. DOWNBOUND TRAIN
  2. REASON TO BELIEVE
  3. DEVILS & DUST
  4. EMPTY SKY
  5. LONG TIME COMIN’
  6. BLACK COWBOYS
  7. THE PROMISE
  8. THE RIVER
  9. PART MAN, PART MONKEY
  10. ALL I’M THINKIN’ ABOUT
  11. ACROSS THE BORDER
  12. RENO
  13. POINT BLANK
  14. WALK LIKE A MAN
  15. MY HOMETOWN
  16. THE RISING
  17. LUCKY TOWN
  18. JESUS WAS AN ONLY SON
  19. THIS HARD LAND
  20. THE HITTER
  21. MATAMOROS BANKS
  22. RAMROD
  23. BOBBY JEAN
  24. BLINDED BY THE LIGHT
  25. THE PROMISED LAND
  26. DREAM BABY DREAM

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