Peter Farrelly, regista del film Green Book, parla del suo amore per Springsteen.

Domenica 28 aprile, il co-sceneggiatore e regista del film premio Oscar “Green Book” come Best Picture Academy 2019 sarà ospite di una serata dell’Asbury Park Music and Film Festival per una conversazione con Mike Fleming di Deadline Hollywood allo Stone Pony, il famoso club Asbury Park da decenni ormai associato a Bruce Springsteen. Farrelly ha dichiarato che la sua visita ad Asbury Park è “come andare alla Mecca”. Come ha tenuto a sottolineare, ciò che lo entusiasma è proprio l’idea di trovarsi su un palco su cui si è esibito il Boss, essendo da sempre un suo grandissimo fan.

Farrelly sottolinea espressamente come soprattutto i primi due LP di Springsteen, “Greetings From Asbury Park, NJ” e “The Wild, The Innocent e E Street Shuffle” del 1973, siano stati decisivi per la sua formazione durante gli anni della High School. Un tema che ritiene di condividere nei suoi film con i testi di Springsteen è l’amore per il suo paese e per l’ on the road.

“Amo l’America”, ha detto Farrelly. “penso che sia il paese più bello che abbia mai visto. Ho visitato molti paesi, anche la Nuova Zelanda, ma per me non c’è niente come l’America e guidare lungo le sue strade mi rende felice.”

“Il mio sogno, dichiara Farrelly, sarebbe incontrare Bruce allo Stone Pony, salire sul palco e suonare con lui le sue canzoni”, un miracolo sfiorato durante un concerto a Pittsburgh di Joe Grushecky al quale era presente anche il Boss. (Grushecky, per combinazione, suonerà con gli Houserockers venerdì 26 aprile al Paramount Theatre per Unusually Big Birthday Bash di Gary US Bonds). Dal canto suo, Springsteen non è estraneo all’Asbury Park Music and Film Festival, avendo fatto due apparizioni a sorpresa durante l’edizione del festival del 2017. Chissà che non si avveri il suo sogno.

Un commento su “Peter Farrelly, regista del film Green Book, parla del suo amore per Springsteen.”

Commenta questo articolo