Bruce Springsteen e il Cinema, un film al giorno: MEAN STREETS

Bruce Springsteen non si limita a fare musica. Bruce compone colonne sonore per i fotogrammi delle nostre complicate esistenze, per le immagini che scorrono nei nostri ricordi o che prefigurano i nostri sogni. Springsteen è la lezione che una grande musica trascende il suono stesso, tocca le corde più intime e si espande nella mente creando o rievocando visioni… visioni pronte a danzare “across the porch as the radio plays”.

Sezione 1: Il Cinema nelle canzoni di Springsteen

Questa sezione è dedicata ai film che, per esplicita dichiarazione di Springsteen, hanno alimentato il suo immaginario poetico, a partire dalle pellicole dei grandi maestri degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta – il noir, il western, i capolavori di Capra, Ford, Kazan – fino alle opere degli anni Settanta, da “L’Ultimo Spettacolo” di Bogdanovich, a “Badlands” e ai capolavori di Martin Scorsese.

19. MEAN STREETS / Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedì all’inferno – USA (1973) – Director: Martin Scorsese

Like a Vision. Bruce Springteen e il Cinema (Italiano) Copertina flessibile – 1 set 2015
di Paola Jappelli (Autore), Giovanni Scognamiglio (Autore)
– Graus Editore

Charlie è un trentenne diviso tra l’aspirazione all’arrampicata sociale con l’aiuto di uno zio mafioso, l’amore per la cugina malata e la volontà di prendersi cura del cugino di lei, Johnny Boy. Charlie si muove per le strade del suo quartiere, Little Italy, tra debiti, risse e scorribande notturne. E’ il film che rappresenta intimamente l’origine e le inquietudini che muovono il regista. Lo spunto narrativo non è che un pretesto per il delinearsi di un affresco antropologico, tra violenza e tenerezza, morale cristiana ed etica del successo, e lancia gli attori-feticcio del regista di Taxi Driver: Harvey Keitel, nei panni di Charlie, e Robert De Niro, in quelli di Jhonny Boy.

Scorsese è un grande fa e conoscitore di Springsteen e ha dichiarato di voler girare un film su di lui. Dal canto suo, Springsteen ha più volte dichiarato la sua ammirazione nei confronti del regista, cui ha affermato di essersi ispirato per le storie e i mille personaggi di The Wild, The Innocent & The E Street Shuffle (1973), vero e proprio poema lirico dedicato a New York.

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