Bruce Springsteen e il Cinema, un film al giorno: BADLANDS

Bruce Springsteen non si limita a fare musica. Bruce compone colonne sonore per i fotogrammi delle nostre complicate esistenze, per le immagini che scorrono nei nostri ricordi o che prefigurano i nostri sogni. Springsteen è la lezione che una grande musica trascende il suono stesso, tocca le corde più intime e si espande nella mente creando o rievocando visioni… visioni pronte a danzare “across the porch as the radio plays”.

Sezione 1: Il Cinema nelle canzoni di Springsteen

Questa sezione è dedicata ai film che, per esplicita dichiarazione di Springsteen, hanno alimentato il suo immaginario poetico, a partire dalle pellicole dei grandi maestri degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta – il noir, il western, i capolavori di Capra, Ford, Kazan – fino alle opere degli anni Settanta, da “L’Ultimo Spettacolo” di Bogdanovich, a “Badlands” e ai capolavori di Martin Scorsese.

20. BADLANDS / LA RABBIA GIOVANE – USA (1973)- Director: Terrence Malick

Like a Vision. Bruce Springteen e il Cinema (Italiano) Copertina flessibile – 1 set 2015
di Paola Jappelli (Autore), Giovanni Scognamiglio (Autore)
– Graus Editore

Film culto degli anni 70 che segna l’esordio di Terrence Malick il quale si ispira a una storia realmente accaduta nel 1958, quando Charles Starkweather e la sua ragazza Caril-Ann Fugate seminarono sangue e morte attraverso il Wyoming e il Montana. Springsteen vide il film in televisione nel 1981, ne lesse poi la ricostruzione ad opera della giornalista Ninette Beaver (Caril), che contattò immediatamente per approfondire la conoscenza degli accadimenti. E’ così che nacque Nebraska (1982), la cui storia dura e tragica finisce con la condanna a morte del protagonista e, insieme, del sogno americano. Badlands è anche il titolo di una delle canzoni che Springsteen e il suo pubblico amano di più e che da più di trenta anni viene quasi sempre eseguita nei suoi concerti. «Alla fine- dirà Springsteen- stavo usando Charles Starkweather più che altro per scrivere di me».

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